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Le ovature dei nudibranchi

Aggiornamento: 19 gen 2020

I nudibranchi sono organismi ermafroditi sincroni incompleti; ciò li porta a possedere un apparato riproduttore bivalente. Permettendo loro di essere sia di sesso maschile sia femminile. Ma non sono in grado di autofecondarsi. Condizione che li obbliga a cercare un/una compagno/a per la copula, che avviene tramite via sessuata interna.

A sinistra della bocca, è possibile osservare l'apertura genitale di Flabellina affinis.

L’apertura genitale si trova, di norma, sul lato destro dell’individuo. L’apertura genitale, anch’essa sul lato destro, è in grado di estroflettersi, per mezzo di un pene, e congiungersi con quella del partner. Durante la copula, che può durare anche diversi minuti, i due individui si alternano nel genere. Questo porta, alla fine dell’atto, a far si che entrambi siano in grado di deporre le uova.

Nonostante questa sia la via più comune e prolifica, non sono rari i casi in cui a monte della copula ci sia una decisione del genere tramite duelli o corteggiamenti. Portando un individuo a deporre le uova mentre l’altro avrà solo il compito di trasferire le sue informazioni genetiche, gli spermatozoi. Sebbene sia meno efficiente a livello di prole, lo è molto di più a livello genetico se si considera il singolo individuo. Il “maschio” sarà in grado di fecondare un numero maggiore di partner; avendo un dispendio energetico inferiore, dato che non dovrà deporre le uova.

Macro su ovatura di P. atromaculata. È possibile osservare l'altissimo numero di singole uova che la compongono.

La deposizione viene effettuata, tramite l’apertura genitale, in prossimità o sopra le loro prede alimentari, che porta alla formazione delle ovature, l'insieme delle uova.

Quest'ultime sono racchiuse in una “matrice” gelatinosa spiraliforme come per Flabellina affinis e Cratena peregrina, facilmente osservabili su Idrozoi. O nastriforme come per la vacchetta di mare, Peltodoris atromaculata, molto apprezzata per la forma delle sue ovature che ricordano dei merletti.


1* Veliger, la prima fase larvale.

Lo sviluppo del nudibranchio avviene tramite un processo metamorfico, che può variare da alcune settimane ad alcuni mesi, passando dai primi stadi larvali a quello finale di adulto. Valori proporzionali alla loro vita media, che varia da alcune settimane ad un anno.

Dalle ovature nascono un numero quasi inimmaginabile di larve, al primo stadio, chiamate veliger, che seguiranno un ciclo meroplanctonico. In questa fase avvengono diversi processi fondamentali. Come la torsione della massa viscerale, caratteristica peculiare della classe dei Gasteropodi, che può richiedere da pochi minuti a diversi giorni, a seconda delle specie.

Nel veliger, il velum svolge due compiti molto importanti: metabolico e di locomozione.

L’alimentazione si compie sfruttando il movimento vorticoso delle ciglia, che catturano e filtrano piccole particelle di cibo, dieta microfaga, o altri piccoli organismi, essendo eterotrofi.

È proprio questo moto a generare una spinta direzionale ai fini della locomozione, se pur entro certi limiti. Questo perché in questo stadio fanno parte del plancton, spostandosi passivamente grazie alle correnti marine nella colonna d'acqua.

Questa fase larvale non solo è fondamentale per la torsione ma anche perché avviene un altro importante avvenimento. Lo stadio successivo al veliger porterà alla perdita della conchiglia, posseduta fino a quel momento dalla larva, e della vita planctonica, a favore di quella bentonica, legata al fondale.


Solo un numero esiguo di individui avrà però la possibilità di arrivare allo stadio maturo, la selezione naturale durante la vita planctonica è molto serrata a causa dell’elevato numero di predatori che si alimentano di plancton. Per ovviare a questo problema ogni ovatura contiene un numero molto elevato di uova, anche fino a circa 1 milione.


Presentando strutture, composizioni, forme e colori peculiari; è possibile risalire alla specie che le ha deposte. Sebbene le ovature possano sembrare un facile pasto per molti predatori, in realtà non è così. Sebbene non ci siano riscontri scientifici è possibile che la colorazione delle uova sia aposematica, un deterrente per i predatori, i quali vengono avvisati della tossicità di quest’ultime, che, molto spesso contengono cnidoblasti o spicole. Meccanismi di difesa presenti nei nudibranchi adulti e acquisiti tramite l’alimentazione.

Ovatura di P. atromaculata.

1*. Ogni Copyright è riservato a discrezione dell'autentico autore di questa immagine, ( al momento non mi è possibile risalire al corretto autore dell'immagine).

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